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PEC – Posta Elettronica Certificata

Sta facendo sempre più breccia tra gli internauti italiani.

Quasi 13 milioni di indirizzi PEC aperti, sta pian piano sostituendo la raccomandata cartacea.

Istituita sul finire del 2000 con il Decreto del Presidente della Repubblica n. 445 avente oggetto “Disposizioni legislative in materia di documentazione amministrativa”, la Posta Elettronica Certificata è oggi uno dei mezzi di comunicazione preferiti dagli internauti italiani. Secondo i dati AgID (acronimo di Agenzia per l’Italia Digitale), oggi si contano più di 12 milioni di caselle PEC aperte, che scambiano oltre 160 milioni di messaggi ogni mese (per un totale di oltre 25 miliardo di messaggi PEC spedite ogni anno).

Un successo certificato anche dai tassi di crescita fatti registrare negli ultimi anni: tra fine 2017 e la fine del 2021, il numero delle caselle di posta certificata aperte è cresciuto del 72% circa, confermando un trend similare fatto registrare anche tra fine 2019 e fine 2020. Insomma, gli italiani sembrano essersi definitivamente innamorati della PEC, e non è difficile capire il perché. Facile da utilizzare e molto economica.

Chi può aprire la PEC?

Di fatto, chiunque può possedere almeno un indirizzo di posta elettronica certificata, a patto di essere maggiorenne. Obbligatoria per aziende, professionisti e commercianti, negli ultimi anni la PEC ha visto crescere il numero di privati che la preferiscono alla raccomandata cartacea. Più comoda ed economica, la PEC è utilizzata da circa 4 milioni di cittadini (il 40% del totale delle caselle di posta certificate attive nel nostro Paese) attirati dai vantaggi che garantisce rispetto ad altri mezzi di comunicazione.

Perché aprire una casella di Posta Elettronica Certificata?

Se vi chiedete come mai sempre più persone attivano la PEC è perché, probabilmente, non ne avete mai analizzato i vantaggi, anche per i privati. Utilizzabile a mo’ di normale posta elettronica, la PEC ha valore legale, può essere utilizzata per comunicare (in maniera ufficiale) con la pubblica amministrazione e vari Enti o fornitori di servizi sul territorio nazionale (Università, associazioni, fornitore gas, energia elettrica e telefonia, e così via), è parte integrante del nostro domicilio digitale (nel quale ricevere le multe, ad esempio) e, come già detto, è molto più economica rispetto alle raccomandate cartacee (soprattutto ora, con l’aumento delle tariffe voluto da Poste Italiane).

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